Il vermouth compare all’interno delle botteghe dei liquoristi torinesi verso la fine del Settecento. La sua ricetta deriva dai vini all’assenzio di cui troviamo notizie fin dall’antica Roma utilizzati, fino a quel periodo, esclusivamente a scopo medicinale. A Torino il vermouth diventa nell’arco di qualche decennio il simbolo della convivialità, servito alla corte dei Savoia, offerto nei salotti buoni e bevuto durante l’Ora del Vermouth nei numerosi locali che popolano la vivace Torino Ottocentesca di cui abbiamo testimonianza, nel 1897, in un libro di De Amicis, Le tre capitali. Sempre in questo secolo sorgono decine di fabbriche, quasi sempre lungo le vie ferrate, che spesso terminano al porto di Genova. Da lì il vermouth viene esportato in oltre 150 paesi, facendone il vino aromatizzato più famoso nel mondo.